Come aiutare il figlio/atleta a sviluppare il proprio potenziale
Caro genitore,
questa lettera è per te, che hai un ruolo importantissimo nella crescita e lo sviluppo educativo e sportivo di tuo figlio/a.
Sono un Mental Coach & Counselor e lavoro con ragazzi dai 9 anni in su, ritengo fondamentale che te genitore, come anche l’allenatore, siate in linea con i principi che trasmetto quotidianamente ai ragazzi, che utilizziate un modo di comunicare efficace, che li educhiate a comportamenti positivi e costruttivi. I figli hanno bisogno di essere supportati, incoraggiati nell’affrontare gli ostacoli che inevitabilmente gli si presenteranno.
Puoi rappresentare quindi una grande risorsa positiva, come anche un grande limite. Diventi una risorsa, quando lo appoggi incondizionatamente, quando gli insegni che lo sport è un grande veicolo di valori fondamentali e che la vittoria è frutto di un duro lavoro e di un impegno costante; il risultato è solo la conclusione di un processo, fatto di tenacia, divertimento, ambizione, lealtà, fiducia dei propri mezzi, orgoglio, autodeterminazione, voglia di crescere e sperimentare. I ragazzi hanno bisogno di essere lasciati liberi di giocare senza pressione, se non quella naturale spinta alla sana competizione; devono divertirsi, devono rispettare le regole del gioco, i compagni, l’istruttore, l’arbitro. Se tuo/a figlio/a vince o perde, ricordagli che gli vuoi bene comunque, e che per te la cosa più importante è l’impegno nel dare il meglio sé e nell’esprimere liberamente tutto il suo potenziale. Responsabilizzalo/a. La sconfitta o la vittoria di tuo/a figlio/a sono una sua sconfitta o vittoria, abbi fiducia nelle sue risorse. L’obiettivo è renderlo autonomo, facendogli vivere l’attività agonistica serenamente in modo equilibrato.
Ecco quindi qualche spunto per te, se vuoi essere di supporto a tuo figlio che fa sport:
- Sii un buon modello: rispetta tu per primo le regole, gli avversari, il ruolo dell’allenatore e le decisioni arbitrali. Ricorda che i ragazzi copiano i comportamenti, mentre non ascoltano parole e ragionamenti se in contrasto con l’esempio pratico.
- Evita assolutamente di sottolineare con rimproveri e ricatti una gara mal riuscita (mi è capitato di sentire genitori dire: “con tutti i sacrifici che facciamo per te, questo è il risultato!”). Piuttosto esplora e confrontati con tuo figlio per aiutarlo a farsi chiarezza ed invitalo a valutare l’impegno e la motivazione che mette quotidianamente. Ogni gara, esibizione è a sé stante e va analizzata singolarmente e sotto ogni punto di vista. E poi, pensa a quando eri piccolo e come avresti voluto essere sostenuto dopo una sconfitta. Forse immedesimarti in questo caso potrà esserti più utile per avvicinarti al suo mondo.
- Focalizzati su ciò che si può migliorare e come lo si può migliorare, sdrammatizzando quindi gli aspetti negativi ed enfatizzando quelli positivi.
- Incoraggia tuo figlio a potenziare le sue risorse, facendogli capire che saper perdere è più importante che saper vincere, perché nello sport, così come nella vita, il più delle volte non si vince, ma si impara sempre qualcosa; e dopo una caduta è solo necessario rialzarsi.
- Stimola la sua autonomia, aiutalo a crescere e a diventare indipendente, evitando di essere onnipresente, lasciando che faccia le sue esperienze.
- Se tuo figlio/a è scarso/a nella tecnica e fa più fatica dei compagni, fagli comprendere che ciò che davvero conta non è tanto il risultato nell’immediato, quanto il processo di crescita continuo nel tempo e la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno. Anche perché il talento privo di impegno, non porta da nessuna parte. Al contrario l’impegno, la disciplina, la costanza, la determinazione anche senza talento possono portare molto lontano.
- Dimostrati interessato alle competizioni di tuo figlio, evidenziando i miglioramenti, ed evitando inutili pressioni.
- Aiuta tuo figlio a stabilire mete ed obiettivi realistici e adeguati alle sue possibilità e verifica costantemente la sua motivazione.
Ed infine ricorda che la cosa più importante è che il tempo e il denaro che spendi nella carriera sportiva di tuo figlio sono un investimento inestimabile nel suo sviluppo come persona. Tutto quello che imparerà nello sport, le vittorie e le sconfitte, il duro allenamento, il rispetto, la gestione delle frustrazioni, il lavoro in team, ecc. saranno il suo bagaglio di esperienza che l’accompagnerà per tutta la vita. In bocca al lupo!
Da sempre appassionata alle relazioni e alle tematiche sociali, mi sono laureata in Psicologia Clinica e della riabilitazione e in Sociologia con indirizzo comunicazione, dopo anni di sport praticato a livello agonistico in campo internazionale. Nel tempo, l’esser diventata moglie e mamma, le difficoltà e le inevitabili crisi mi hanno portato a conoscere il counseling, da cui sono stata letteralmente rapita dal primo istante … mai stata così sicura in vita mia, sentivo che era proprio questa la mia strada!
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